Stefano Bonaccini non è più il presidente della Regione Emilia-Romagna. In vista del suo insediamento nel Parlamento Europeo a Strasburgo, il Governatore uscente ha firmato questa mattina le dimissioni in una lettera indirizzata alla Presidente dell’Assemblea Legislativa, Emma Petitti. Ora l’iter prevede che sia la vicepresidente Irene Priolo ad assumere le funzioni che spettavano a Bonaccini fino all’insediamento dei nuovi organi governativi. Le nuove elezioni dovranno essere indette entro cinque mesi a partire proprio da oggi. A ribadirlo è stato Bonaccini stesso, nell’ambito di un incontro con la stampa. Un modo per tracciare anche un ultimo, breve bilancio della sua attività nei suoi quasi dieci anni di governo. Un decennio segnato dalla ricostruzione post-sisma, una pandemia e l’alluvione, ma anche da risultati che Bonaccini ha definito importanti, come il G7, che si è chiuso proprio ieri a Bologna e i risultati ottenuti con il Patto per il Lavoro e per il Clima. Guardando al futuro della Regione e a chi lo succederà, almeno come candidato del centrosinistra, Bonaccini raccomanda di non accontentarsi comunque dei risultati ottenuti finora. Tra i nodi ancora da sciogliere e sul quale il nuovo presidente dovrà insistere, secondo Bonaccini, ci sono i rimborsi agli alluvionati. Due poi i pilastri da difendere secondo il presidente uscente: scuola e sanità pubblica. Il nome su cui sta puntando il Partito Democratico è quello di Michele De Pascale, a cui va il plauso di Bonaccini