L’Emilia-Romagna è ancora gialla… per ora. Al termine della cabina di regia tra Stato e Regioni di ieri, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che lascia invariata la situazione della nostra regione, mentre fa scivolare in zona arancione Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo e Basilicata. Ma la guardia non va abbassata: l’Emilia-Romagna rimane sotto osservazione e nei prossimi giorni sono previsti nuovi approfondimenti. Questo perché l’indice Rt resta saldamente sopra all’1,5, ma non è l’unico indicatore: tra i 21 presi in esame preoccupano in Emilia-Romagna la percentuale di positivi in relazione ai tamponi, che dopo essersi aggirata intorno al 10% è salita domenica al 18,2%, per poi abbassarsi un poco ma senza tornare ai livelli segnati fino a sabato. Inoltre continuano a crescere anche nella nostra regione i ricoveri in terapia intensiva. D’altra parte, nella nota del ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità relativa all’ultimo report della cabina di regia, che prende in esame la settimana dal 26 ottobre al primo novembre, il commento è chiaro: “L’epidemia in Italia è in rapido peggioramento”. Nella maggior parte del territorio nazionale, secondo il report, è compatibile con uno scenario di tipo 3 ma sono in aumento il numero di territori in cui la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4. Tanto che, chiosa la nota del ministero e dell’ISS: “È essenziale rafforzare le misure di mitigazione in tutte le Regioni”.