L’Emilia-Romagna scampa la zona rossa e va verso la conferma della zona arancione. L’ultima parola sarà quella, come ogni venerdì, del ministro Roberto Speranza. Secondo la bozza del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, l’indice Rt nella nostra regione è pari a 1.1. La dicitura parla di un rischio moderato ma ad alta probabilità di progressione, visti i dati in progressivo e pericoloso aumento. La curva del contagio si sta alzando non solo nei nostri territori, ma anche nel resto di Italia, tanto che l’Rt a livello nazionale sfiora la soglia 1, fermandosi appena sotto, a una media dello 0.99. Sono in tutto 10 le regioni in cui l’indice di trasmissibilità supera il famoso limite di rischio. In base al monitoraggio della cabina di regia, Lombardia, Marche e Piemonte vanno verso la zona arancione, non tanto per l’Rt, quanto per il rischio elevato di contagio; la Basilicata ha numeri da rosso, mentre il Molise ha espressamente richiesto di entrare nell’area con le massime restrizioni. La Liguria va verso lo schiarimento in giallo, mentre la Sardegna è l’unica regione con numeri da zona bianca. Il Ministro Speranza entro sera firmerà l’ordinanza che cambierà i colori a partire da lunedì. Intanto in Emilia-Romagna da domani la città metropolitana di Bologna passerà in zona arancione scuro: qui il contagio cresce con una velocità tre volte superiore alla media nazionale. Nell’annunciare la firma dell’ordinanza che scurirà il colore del capoluogo, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini non ha usato mezzi termini: “Stiamo affrontando l’inizio della terza ondata”. A Bologna saranno quindi vietati gli spostamenti anche all’interno del proprio comune, no alle visite di parenti e amici, lezioni scolastiche solo a distanza; restano in presenza esclusivamente nidi e scuole d’infanzia.