Si è tenuta nel pomeriggio di ieri, presieduta dal Prefetto Alessandra Camporota, una riunione finalizzata a fare il punto della situazione determinata dalle note vicende belliche che stanno interessando l’Ucraina.
Alla riunione erano presenti, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine e dell’Azienda U.S.L., il Presidente della Provincia, numerosi Sindaci e i rappresentanti della Caritas diocesana.
L’incontro ha consentito di fare un censimento sui primi arrivi di profughi provenienti dall’Ucraina e di concordare le modalità della loro accoglienza.
Attualmente i cittadini ucraini che sono arrivati in provincia hanno fruito della rete di parenti o amici che risiedono sul nostro territorio.
I Servizi sociali degli enti locali hanno già avviato i primi contatti con le persone, quasi esclusivamente donne e bambini, che sono arrivate nei vari Comuni, attivando le necessarie misure di sostegno.
Il Prefetto ha illustrato le prime disposizioni diramate dal Ministero dell’Interno che prevedono la attivazione di nuovi posti nei centri di accoglienza straordinaria e nel Sistema di Accoglienza SAI gestito dai Comuni.
A sua volta, il Questore ha informato circa il sistema attivato presso la Questura e i Commissariati che prevede la registrazione dei profughi che via via si si presentano agli sportelli dedicati. Alla data di ieri 75 erano i cittadini ucraini che avevano segnalato il proprio arrivo, di cui 31 adulti e 44 minori, appartenenti a 33 nuclei familiari, tutti ospitati da parenti o conoscenti.
A questo dato fornito nel corso della riunione di ieri, si aggiungono i 60 profughi, di cui due terzi minori, che solo nella mattinata odierna si sono rivolti all’Ufficio Immigrazione della Questura.
Gli sportelli della Questura saranno aperti tutte le mattine, dal lunedì al sabato, e nei pomeriggi di martedì e giovedì, Anche i Commissariati osserveranno gli stessi orari di apertura degli sportelli, ad eccezione del sabato.
Il Direttore Generale dell’Azienda U.S.L. ha informato sulle iniziative assunte per assicurare da una parte lo screening legato alla pandemia e dall’altra l’assistenza sanitaria. In particolare, ciascun distretto sanitario provvederà al rilascio ai profughi dei tesserini sanitari STP e assicurerà la sottoposizione al tampone e la somministrazione del vaccino.
Tutti i Sindaci presenti hanno assicurato la massima collaborazione per la gestione del presumibile afflusso di persone dall’Ucraina, che già dalla mattinata odierna sta registrando un progressivo aumento.
In tal senso, dono già stati attivati i Servizi sociali delle Unioni e dei Comuni per assicurare forme di prima assistenza, anche attraverso il coordinamento delle iniziative spontanee di solidarietà, e per informare i profughi circa le opportunità di accoglienza offerte dal territorio.
Al riguardo, il Prefetto aveva già invitato i Sindaci ad effettuare una prima rilevazione circa gli arrivi nei propri territori e ad avviare un censimento su eventuali strutture di accoglienza che potessero essere messe a disposizione. A tale scopo, già sono state acquisite delle disponibilità di appartamenti da parte di associazioni, enti religiosi e privati cittadini.
Nel corso dell’incontro, che ha visto il fattivo contributo di tutti i partecipanti, è stato concordato il coinvolgimento di tutti gli enti interessati al fine di assicurare la necessaria assistenza ai profughi.
Il sistema prevede che i Servizi sociali competenti, che saranno il primo punto di riferimento sui territori, indirizzino i rifugiati dapprima presso i punti di accoglienza dell’Azienda U.S.L. dove saranno sottoposti a screening sanitario e all’eventuale somministrazione del vaccino, e, successivamente, presso gli uffici della Questura e dei Commissariati per denunciare la propria presenza.
Laddove l’accoglienza non sarà assicurata dalla rete di familiari o conoscenti, saranno attivati i posti resi disponibili dalla rete dei CAS e dei SAI, anche con il fattivo contributo degli enti locali che verificheranno la possibilità di mettere a disposizione degli enti gestori eventuali appartamenti o altre strutture di accoglienza.
Infine il Prefetto, così come suggerito dalla Protezione Civile regionale, ha segnalato che, attesa le difficoltà di collegamento con il territorio interessato dal conflitto, in questa fase non è consigliabile la raccolta di derrate alimentari o altro materiale da inviare alla popolazione ucraina.
Per eventuali contributi in denaro potranno essere utilizzati i canali messi a disposizione dalla Regione, dalla Croce Rossa, dall’UNHCR e dall’UNICEF.