Se il numero dei profughi dovesse ulteriormente salire, l’Emilia-Romagna non riuscirebbe più a gestirne il flusso e si renderebbe necessaria una redistribuzione. Il tema della gestione dell’emergenza Ucraina è stato affrontato dal Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, che ha fatto riferimento alla nostra regione come a una delle quattro più sotto pressione. Le altre sono Lombardia, Lazio e Campania. Ad oggi sono oltre 91mila gli esuli arrivati nel nostro paese. Quasi 49mila sono donne, poco più di 10mila uomini, quasi 34mila minori. Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia si confermano in maggioranza Milano, Roma, Napoli e Bologna. Nella nostra regione risultano oggi accolti più di 20mila profughi, di cui 18mila già registrati nel nostro sistema sanitario. Ma anche su questo fronte è alta l’attenzione: resta scarso il numero dei vaccinati, circa il 10 per cento degli arrivi. Il capo della Protezione Civile ha asserito che in caso di difficoltà a gestire l’accoglienza, verranno proposti ai profughi degli spostamenti. Nel frattempo Curcio ha ricordato che con il decreto Ucraina il governo ha previsto un aumento dei posti nell’ambito del sistema di accoglienza assicurati da Comuni ed enti del Terzo settore. Sono 15.000 le locazioni in preventivo, diverse da quelle previste nell’ambito delle strutture di accoglienza; gli enti e le realtà associative che operano nell’accoglienza potranno candidarsi entro il 22 aprile all’avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse pubblicate sul sito della Protezione Civile.
EMERGENZA UCRAINA, 20MILA I PROFUGHI ARRIVATI. REGIONE SOTTO PRESSIONE
L’Emilia-Romagna è tra le regioni più sotto pressione nell’ambito dell’accoglienza dei profughi ucraini. Sono circa 20mila gli esuli ospitati sugli oltre 91mila arrivati in Italia. Il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha parlato di proposta di redistribuzione in caso di difficoltà a gestire l’accoglienza