Nel video l’intervista ad Antonio Brambilla, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena
Se a trainare i numeri del contagio durante la prima ondata di Covid era Piacenza, oggi non c’è più dubbio: è Modena la provincia che aggrava il quadro di tutta l’Emilia-Romagna. A darne ulteriore conferma è la Fondazione Gimbe, l’organizzazione indipendente che promuove l’integrazione delle evidenze scientifiche in tutte le decisioni politiche. Alla base dell’affermazione, il report sull’incidenza dei contagi a Modena e in regione nel periodo che va dal 27 ottobre al 10 novembre. Due i parametri che descrivono una situazione preoccupante nella nostra provincia: il numero di nuovi casi su 100mila abitanti e l’incremento percentuale dell’ultima settimana. Per quanto riguarda il primo, se la media regionale fotografa circa 600 casi di positività al Covid ogni 100mila persone, la sola Modena si avvicina a quota 800. Ancora più impressionante il dato relativo all’incremento percentuale dei contagi: in media la diffusione in regione nell’ultima settimana è cresciuta del 24%, mentre a Modena del 35%. Una velocità completamente diversa rispetto al resto della regione, che fa della nostra provincia un vero e proprio caso, con numeri che, secondo gli esperti, sono da “zona rossa”, con conseguenti difficoltà e pressioni sui servizi sanitari e su costanti ed evidenti difficoltà nel rintracciare e isolare tutti i casi positivi.