Nel video, l’intervista a Padre Giuliano Stenico, Presidente della Fondazione Gruppo CEIS
La violenta lite di mercoledì mattina tra minori stranieri non accompagnati è stata letta come un episodio che restituisce almeno in parte l’idea della complessa gestione dei migranti nei nostri territori, fatta di numeri ormai fuori controllo. Il Gruppo Ceis per rispondere all’emergenza, soprattutto in fatto di minori, ha aperto un centro in grado di offrire posti letto e alloggi a una trentina di giovanissimi, ma il fabbisogno reale sarebbe molto più alto, ha spiegato Padre Giuliano Stenico.
Nell’incontro di ieri in prefettura a Bologna il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha affrontato il tema dell’emergenza migranti con i sindaci e i vertici della Regione. Se da una parte è stata condivisa la necessità di maggiori risorse per la gestione dei minori stranieri non accompagnati e di un tavolo di confronto permanente, dall’altra fa discutere l’idea promossa dal ministro di volere almeno un centro di permanenza per i rimpatri per regione. Al momento non è ancora stata data indicazione su dove dovrà sorgere in Emilia-Romagna, anche se è stata citata l’ipotesi di Ozzano, nel bolognese. Ma per il presidente della Fondazione Gruppo Ceis, i Cpr non sono una soluzione all’immigrazione incontrollata.