Mentre la Russia ha ripreso, da oggi, le consegne di gas all’Europa attraverso il gasdotto tedesco-russo Nord Stream 1, interessato negli ultimi dieci giorni da lavori di manutenzione, la Commissione Europea studia un piano per ridurre i consumi.

Il “Piano per salvare l’inverno” presentato nei giorni scorsi parte dal presupposto che la Russia potrebbe utilizzare proprio l’energia come forma di ricatto all’occidente nel conflitto Ucraino. Nel dettaglio si prefigge l’obiettivo di ridurre la domanda di gas, in tutti i paesi dell’Unione, del 15% tra il primo agosto di quest’anno e il 31 marzo 2023. Il nuovo regolamento darebbe inoltre a Bruxelles la possibilità di reintrodurre temporaneamente carbone e diesel nel mix energetico nazionale per sostituire il gas.  Un piano che, per ora, assume solamente le sembianze di una raccomandazione, dovrà essere approvato dai singoli stati dell’Unione, ma che mette a rischio non solo il riscaldamento invernale di molte famiglie, ma anche l’economia del nostro paese, in particolare del Distretto Ceramico.

Proprio la ceramica, assieme al vetro ed alla carta, è tra le produzioni maggiormente energivore che, in base al piano di Bruxelles, potrebbero vedere razionata la fornitura di gas per la cottura dell’argilla.