Dopo 65 giorni di guerra gli attacchi dei russi non si arrestano sul suolo ucraino, facendo temere per nuove escalation, mentre la popolazione civile è sempre più in sofferenza. Ormai sono oltre 11 milioni le persone costrette a lasciare le proprie case. Di queste, 5 milioni hanno lasciato il paese, alla ricerca di luoghi più sicuri. Anche Modena è stata una meta per numerosi esuli. Sono più di 3000 quelli arrivati nella nostra provincia, 527 nel solo territorio comunale. Poco meno della metà di loro sono minori e già un centinaio hanno fatto richiesta di inserimento all’interno delle scuole. L’Emilia-Romagna in generale si è confermata terra di accoglienza con più di 23mila profughi ospitati sugli oltre 100mila giunti in Italia. Ma non mancano le difficoltà, neppure qui. In primis, i tempi di attesa. Le Questure e gli uffici di polizia, non sempre riescono a rispondere in maniera celere alle numerosissime richieste di permessi di soggiorni temporanei e gli esuli rischiano di aspettare mesi per ottenere il documento. Anche per il contributo mensile da 300 euro pro capite per i profughi che hanno trovato autonoma sistemazione ci sarà da aspettare. L’attivazione della piattaforma per richiedere la somma verrà attivata a giorni, ma l’erogazione non avverrà prima di giugno. Il 2 maggio è poi atteso il responso sugli enti del Terzo settore ammessi a collaborare nell’ospitalità. I progetti candidati dall’Emilia-Romagna all’avviso nazionale sono più di mille.