Retromarcia completa in regione sulla decisione di sospendere i tamponi a tappeto dei sanitari ogni 15 giorni. L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaelle Donini, congela qualsiasi decisione sulle modifiche dello screening anti Covid agli operatori sanitari asintomatici. Una sospensione già nell’aria ieri sera, dopo che i sindacati avevano protestato per la comunicazione arrivata nei giorni scorsi da viale Aldo Moro. La nota della regione spiegava che lo screening periodico al personale socio-sanitario sarebbe stato sospeso e che i tamponi sarebbero stati fatti solo in caso di sintomi. Donini, in una dichiarazione diffusa in serata, non aveva sposato quella scelta, e la retromarcia di viale Aldo Moro è diventata ufficiale quest’oggi. I tamponi periodici a tutti i sanitari continueranno ad esserci senza eccezione. Donini lo ha reso noto parlando della necessità di continuare a tutelare il personale sanitario e i malati con cui viene a contatto. Ogni eventuale decisione sulla modifica alla campagna di screening, ha assicurato l’assessore, verrà prima affrontata e discussa con gli operatori stessi, per una valutazione più approfondita e nel merito della problematica. D’altra parte, la decisione di interrompere lo screening periodico ai sanitari aveva fatto molto discutere. Forti critiche erano arrivate dai sindacati come la fp Cgil, ma non solo. La Fials (federazione italiana autonomie locali e sanità) aveva scritto direttamente all’assessore Donini dicendosi fortemente critica, soprattutto in una fase in cui il rapido incremento dei casi positivi sta facendo aumentare esponenzialmente il rischio di contagio anche tra i sanitari.
EMERGENZA COVID. LA RETROMARCIA: LO SCREENING A TUTTI I SANITARI CONTINUA
Lo screening periodico a tutti gli operatori sanitari della regione continuerà. Dopo le critiche alla decisione di limitare i tamponi ai soli operatori sintomatici, oggi la regione ha annunciato il dietrofront