A Bologna e dintorni i numeri sono già preoccupanti, ma anche Modena teme di dover affrontare a breve l’arrivo della tanto temuta terza ondata da Covid. Sono i dati del contagio dell’ultima settimana ad aver fatto suonare il campanello d’allarme. I 1847 positivi riscontrati ieri in Emilia Romagna rappresentano il dato più alto dell’ultima settimana, che martedì scorso era cominciata con un confortante 968, praticamente la metà. Un dato rinforzato da quello sulla percentuale del 15% di positivi totali sul numero di tamponi effettuati. L’Ausl regionale si è affrettata a rimarcare che si tratta di un dato non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati di domenica inferiore rispetto agli altri giorni, ma la curva epidemica è innegabilmente proiettata verso l’alto anche nella nostra provincia: a inizio della scorsa settimana il dato modenese era oscillato fra quota 194 di martedì e gli addirittura 62 di mercoledì, poi non è più sceso sotto quota 230, toccando il picco di 331 nuovi positivi di ieri. Di questi 12 sono stati costretti al ricovero, di cui uno in terapia intensiva e 11 in altri reparti Covid. Nella vicina Bologna la situazione ha già fatto parlare il direttore dell’Ausl felsinea Paolo Bordon di “terza ondata”, con il capoluogo e Imola che ieri hanno fatto registrare un terzo dei 1847 casi e soprattutto un indice Rt attorno a quota 1,2 in salita dall’1,09 del lunedì precedente. Una situazione che ha allertato anche le antenne della Regione, col governatore Bonaccini che si è detto pronto, in luoghi dove ci siano casi di contagi in aumento, “a prendere provvedimenti più restrittivi, di concerto con gli amministratori locali e ascoltando i consigli di Ausl ed esperti”. La traduzione corrisponde a quelle “zone rosse” localizzate che sono già state adottate altrove, come a Perugia o in alcuni comuni in provincia di Terni.
EMERGENZA COVID. ANCHE MODENA TEME LA TERZA ONDATA
I contagi in aumento nell’ultima settimana in Emilia Romagna fanno temere anche a Modena l’arrivo della terza ondata di Covid. E la Regione è pronta a istituire “zone rosse” mirate per evitare la diffusione del virus