In questo periodo di grande difficoltà, tra i tanti problemi per le imprese c’è anche il rompicapo delle imposte, locali e non. In particolare riguardo alle imposte locali, per le aziende è tortuoso districarsi tra le scadenze, perché vi sono comuni che le hanno posticipate e altri no.
Alla data del 23 aprile, nelle tre province di Bologna, Ferrara e Modena (123 comuni), circa il 64% del totale delle amministrazioni comunali ha deliberato come scadenza della maggior parte dei tributi il mese di giugno.
Ma la situazione è piuttosto diversificata perché in alcuni casi i rinvii, talvolta di singole rate, sono stati portati anche oltre. Si tratta di 66 Comuni (23 di Bologna, 13 di Ferrara e 30 di Modena), mentre altri 13 sono in procinto di deliberare.
È da segnalare però, sempre alla data del 23 aprile, che circa il 35% dei Comuni non ha deliberato, nella convinzione che il differimento verrà disciplinato nei prossimi decreti governativi o perché non hanno versamenti in scadenza.
In particolare per quanto riguarda l’Imu, pressoché nessuno ha voluto decidere un rinvio. C’è una sorta di attendismo, che rimanda a una risposta a carattere nazionale da parte del governo.
Vista la difficoltà che le attività produttive stanno vivendo, Confindustria Emilia si auspica che la decisione sull’Imu si risolva rapidamente, anche con la deduzione integrale dell’imposta per gli immobili strumentali già da quest’anno.
I dati presentati derivano da un’analisi di Confindustria Emilia, che ha contattato tutti i 123 comuni per avere il polso sulla riscossione dei tributi (Imu, Tari, Pubblicità, Imposta di soggiorno, Imposta di occupazione di suolo pubblico). Di questi, sempre alla data del 23 aprile, solo 12 non hanno ancora risposto.
Sul sito di Confindustria Emilia, nell’area Fisco e diritto di impresa, le aziende associate possono consultare il dettaglio, comune per comune. È stata apprezzato la collaborazione prestata dalle amministrazioni comunali, senza la quale non si sarebbe potuto avere il quadro della situazione dei tributi locali. Ma per venire incontro alle imprese sarebbe necessario attivare una piattaforma condivisa tra i comuni che consenta alle aziende di consultare in modo semplice e immediato le singole scadenze dei tributi comunali, come già avviene per le addizionali comunali e regionali dell’intero Paese che sono consultabili sul sito del ministero delle Finanze.