Nel video, l’intervista a Ousmane Cisse, Coordinamento migranti Modena
Hanno mostrato alle telecamere le loro tende di fortuna, i loro giacigli tra le tribune del parco Novi Sad e il cavalcavia Cialdini, hanno incontrato la vicesindaca e si sono riuniti per decidere il da farsi perché i senza fissa dimora intendono avere risposte rapide al problema della casa. L’incontro con Francesca Maletti non è andato male, anticipa subito Ousmane Cisse, che si fa portavoce dei migranti che vivono in strada: nessuno sgombero è in vista, ma i progetti proposti per risolvere il problema sono tutti a lungo termine, mentre le persone continuano a vivere ogni giorno in giacigli di fortuna. Quello che i migranti stanno chiedendo è quindi un intervento tempestivo. L’assemblea convocata dal Coordinamento migranti dopo l’incontro in comune per decidere il da farsi ha coinvolto una quarantina di persone. Molti sono stranieri con lavori precari, ma ci sono anche diversi italiani, che vivono in una situazione di povertà estrema. In assenza di risposte immediate, l’intento è quello di proseguire con la mobilitazione, dando vita a vere e proprie manifestazioni coinvolgendo tante altre persone che hanno espresso la propria preoccupazione in merito all’emergenza casa, come affitti insostenibili o il rischio che, usciti dai percorsi di accoglienza, non vi sia alternativa alla strada.