Ancora nulla di fatto sui Piani speciali per la messa in sicurezza dell’Emilia-Romagna. La presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, ha incontrato a Roma il commissario per la ricostruzione post-alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Ma il via libera definitivo non c’è stato: il nodo da sciogliere sono le coperture finanziarie. A riferirlo è la stessa Priolo, attraverso i canali social: “l’incontro non è stato conclusivo- scrive la presidente- essendo emersa la necessità di alcuni approfondimenti. Ci siamo dati alcuni giorni per chiudere una intesa”. Sulla sua pagina Facebook ha precisato che, se da un lato c’è un Piano condiviso tra gli enti territoriali e la Struttura commissariale, che ha ricevuto parere positivo da parte di tutti i Ministri coinvolti, dall’altro c’è un tema di coperture, su cui il Commissario si sta confrontando col Ministero dell’Economia e delle Finanze. A questo proposito Priolo punta il dito contro la manovra di bilancio e scrive: “non si può nemmeno pensare che la prossima legge di bilancio non metta nulla sul 2025 e sul 2026, perché c’è assoluta urgenza di partire”. Nel rimarcare la necessità di attivare interventi urgenti nei territori colpiti dall’alluvione Priolo aggiunge che la Regione d’intesa con gli enti locali e con tutte le rappresentanze sociali del Patto per il lavoro e il clima dell’Emilia-Romagna, ha avanzata la proposta di finanziare subito almeno il primo stralcio che comprende le opere più urgenti nei diversi bacini, intervento che richiederebbe nel triennio 2025-2027 circa 877 milioni.