Trasformare un sito produttivo in disuso in via Cherubini in una palazzina Ers, con 10 nuovi alloggi da poter destinare alle forze dell’ordine. Dopo la bocciatura dei 19 progetti presentati al bando di prima attuazione del Pug, un primo intervento si fa strada nella burocrazia urbanistica. La ditta Sofim Srl ha, infatti, presentato al Comune la richiesta di un permesso di costruire convenzionato per realizzare un intervento di “riqualificazione urbana”. La Giunta Mezzetti ha approvato la Relazione Istruttoria, ritenendola in linea con lo “spirito” del Piano urbanistico e avviando così l’iter burocratico. Ora la palla passa alla Conferenza dei Servizi. Si tratta di un progetto di “Edilizia residenziale sociale” per la vendita convenzionata in un’area nella periferia est di Modena che è stata sede di una impresa edile, lasciata poi all’abbandono. Nelle intenzioni della proprietà, quello spazio è destinato infatti a cambiare completamente volto, con la demolizione dei fabbricati esistenti e la costruzione di una palazzina con appartamenti, appunto, da destinare alle forze dell’ordine, ma anche interventi relativi al verde, ai parcheggi, all’illuminazione pubblica, la de-sigillazione di un’area attualmente cementificata e soprattutto alla mobilità, con la creazione della zona 30. Un tema molto sentito in città, quello dell’emergenza abitativa, che non risparmia nessuno e che, in questi ultimi anni, è stato affrontato anche con interventi analoghi, in ultimo con la costruzione di una palazzina che avverrà nell’area dell’ex Consorzio di via Canaletto.