“La cura degli aspetti economici deve essere accompagnata, soprattutto oggi, da una attenzione ai percorsi di integrazione, inclusione di famiglie e persone in difficoltà, mentre i nostri paesi dalla collina alla costa e le nostre città cambiano continuamente”. Lo scrive la Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna, che si è riunita ieri in assemblea a Bologna, in una nota elaborata in occasione delle elezioni regionali in Emilia-Romagna del prossimo 26 gennaio. “Sono necessarie anche una legislazione e una regolamentazione che non penalizzino alcune categorie di persone nell’accesso alla casa, alla scuola, al lavoro, alla salute – aggiungono i presuli -. La tutela della vita dal suo concepimento alla morte naturale, nella salute e nella malattia, nella stanzialità e nella mobilità, non può che trovare le istituzioni regionali capaci di rinnovate scelte, non riconducibili alle sole esigenze/componenti economiche e storico-sociali”. I vescovi considerano le prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna “un’occasione importante perché la democrazia nel nostro Paese, che si realizza nei cammini e nelle scelte anche regionali, non venga umiliata e disattesa” e “i principi costituzionali ritrovino nelle nostre terre forme rinnovate di espressione e persone”. Quindi, l’auspicio nella campagna elettorale di “un linguaggio, libero da offese e falsità, concreto nelle proposte, rispettoso delle persone e delle diverse idee politiche”.
ELEZIONI REGIONALI: VESCOVI, NO OFFESE E FALSITA’
L'impegno in vista delle regionali del 26 gennaio "deve essere accompagnato nella campagna elettorale da un linguaggio, libero da offese e falsità, concreto nelle proposte, rispettoso delle persone e delle diverse idee politiche". Lo chiedono, con una nota firmata dalla Conferenza episcopale regionale, i vescovi dell'Emilia-Romagna