Eletto il Presidente, con un netto 56,77% per Michele De Pascale, l’Emilia-Romagna inizia a guardare all’Assemblea Legislativa, da rinnovare con i 50 candidati consiglieri più votati. Nell’assetto che emerge dalle urne, è il partito Democratico a farla da padrone: con il 42,94% di preferenze, ottiene 27 seggi nel “parlamentino” di viale Aldo Moro. Tre seggi vanno ad Alleanza Verdi-Sinistra, che ha ottenuto il 5,30% dei voti, due alla lista civica De Pascale Presidente, con il 3,84% delle preferenze, e uno al Movimento Cinque Stelle, che si è fermato al 3,55%. Nel centrodestra Fratelli d’Italia fa di nuovo da traino e con il 23,74% ottiene 11 seggi; due vanno invece a Forza Italia, uno alla Lega e uno alla lista civica Elena Ugolini Presidente. Nessun seggio per le liste dei candidati presidente Federico Serra e Luca Teodori, fermi rispettivamente all’1,94 e all’1,22%. Tra i modenesi in lizza, passano per il Partito Democratico gli ex sindaci Gian Carlo Muzzarelli e Maria Costi, che con 13mila e 11mila preferenze sono risultati i più votati della coalizione, ma anche Luca Sabattini, al suo terzo mandato, e Ludovica Carla Ferrari. Passa anche Paolo Trande, di Alleanza Verdi-Sinistra e Vincenzo Paldino per la lista De Pascale Presidente. Restano fuori la capolista PD Stefania Gasparini e Paolo Negro, nonostante i numerosi voti ottenuti a Mirandola. Per il centrodestra, ottengono un seggio i meloniani Annalisa Arletti, con 7.764 voti e Ferdinando Pulitanò, con 6.371. Non ce l’hanno fatta Stefano Bargi, della Lega, che ha ottenuto 1.698 preferenze, né Antonio Platis, di Forza Italia con 2.068: del Carroccio passa Matteo Rancan, di Bologna, per gli azzurri il parmigiano Pietro Vignali e la bolognese Valentina Castaldini, che hanno ottenuto più votazioni.