Ha preso il via l’iter che porterà all’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha convocato il Parlamento in seduta comune per il 24 gennaio alle 15 per la prima votazione per la scelta del nuovo Capo dello Stato. Le Regioni ora dovranno nominare i delegati che faranno parte dei 1009 grandi elettori che sceglieranno il Capo dello Stato. Un numero composto da 321 senatori, 630 deputati e, appunto, 58 delegati regionali: tre per ciascuna regione, esclusa la Valle d’Aosta che ha un solo delegato. Ma come vengono scelti i componenti? Chi li nomina? Ecco qualche dettaglio per comprendere meglio l’intero iter e i vari passaggi. Ieri il presidente Fico ha mandato ai parlamentari la lettera con cui Camera e Senato saranno convocati in seduta comune per la prima votazione per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. L’articolo 83 della Costituzione stabilisce le regole per la composizione del collegio elettorale che dovrà decidere la nomina del Capo dello Stato. In questo collegio, composto dai grandi elettori, fanno parte anche i delegati delle Regioni. Comunicata la data della prima votazione, i presidenti di ogni consiglio regionale dovranno convocare una o più sedute per convocare i tre delegati. La prassi vuole che le delegazioni regionali dei grandi elettori siano composte, per ogni Regione, dal governatore e da un esponente della maggioranza da lui indicato, oltre che da un esponente dell’opposizione.   Al momento  da Modena partiranno per l’appuntamento dieci persone. Oltre al Presidente  Stefano  Bonaccini, figurano quattro senatori, Stefano Corti della Lega, Enrico Aimi di Forza Italia, Gabriele Lanzi dei Cinque Stelle e Matteo Ricchetti di Azione. Poi ancora gli onorevoli Stefania Ascari (M5s), Vittorio Ferraresi (M5s), Guglielmo Golinelli (Lega), Maria Laura Mantovani (M5s), anche se ora residente a Correggio, e Giuditta Pini.