Non c’è pace per le elezioni a San Prospero. Dopo il si del Tar dell’Emilia-Romagna – che aveva rimosso il vizio di forma che aveva momentaneamente messo in dubbio il voto dell’8-9 giugno – ieri l’Avvocatura generale dello Stato ha deciso di riaprire la vicenda, facendo ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar. Il caso è esploso all’inizio della settimana scorsa e riguarda le liste dei candidati sindaci: il sindaco uscente Sauro Borghi, candidato per la lista di centrosinistra “S Prospero 2030”, e Bruno Fontana, candidato per la lista di centrodestra “S.Prospero per il Cambiamento”. Ma cos’era successo? I moduli utilizzati per la presentazione delle liste non erano aggiornati e nei documenti mancava il necessario timbro. Considerati i tempi strettissimi, in attesa del responso del Consiglio di Stato, il rischio che a S.Prospero non si voti è concreto, con lo spettro del Commissariamento del comune da parte della Prefettura di Modena.