Arrivano segnali discordanti sullo stato di salute dell’economia modenese dall’indagine relativa al secondo semestre del 2019 realizzata dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio. Il dato generale va verso un peggioramento degli indicatori del manifatturiero, trascinato al ribasso dal tessile-abbigliamento e da alcuni comparti del metalmeccanico. In contrazione il settore edile dopo due semestri di crescita. Nel complesso invece appare buona la congiuntura del terziario dove la sostenuta espansione dei servizi alle imprese fa da contraltare alla crisi del commercio al dettaglio. Nel settore manufatturiero produzione e ordinativi denotano un deterioramento del trend rispetto al primo semestre 2019, con una flessione della produzione stimata sul -2,8% e un decremento del fatturato di -1%. Si salva in parte il settore alimentare, si aggrava invece la situazione di maglieria e abbigliamento. Il settore ceramico mostra una tenuta della produzione sul mercato interno, mentre l’estero è fermo, brilla invece il settore biomedicale con aumenti a due cifre per produzione e fatturato. Pesante la battuta d’arresto per il settore edile, con produzione in calo del -2,6%. Si distingue invece il terziario che nel suo complesso ha riportato una variazione tendenziale del fatturato che si attesta sul +2,7%. In rialzo anche l’occupazione, con un +4,5%, mentre il costo del lavoro è incrementato del +2,4%. Il comparto trainante è indubbiamente quello dei servizi alle imprese con un +7,9%.
ECONOMIA MODENESE. SEGNALI DISCORDANTI, CRESCE IL TERZIARIO
Dall’indagine sul secondo semestre 2019 realizzata dalla Camera di Commercio emerge il peggiorano della maggior parte degli indicatori, cresce soltanto il terziario.