La Provincia si costituisce parte civile nel processo per il duplice omicidio di Gabriela e Renata Trandafir, madre e figlia uccise a colpi di fucile dal 69enne Salvatore Montefusco. È quanto è stato messo sul tavolo nel corso dell’ultimo consiglio provinciale. La tragedia verificatasi il giugno scorso alla Cavazzona che ha scosso l’intero territorio è stata il fulcro dell’ordine del giorno, votato all’unanimità dai presenti con l’obiettivo di promuovere, qualificare e rafforzare il ruolo della stessa Provincia nella prevenzione e nella condanna dei fenomeni che riguardano la violenza di genere. Nel corso del consiglio si è dibattuto di una nuova programmazione di interventi formativi in tema di parità tra uomini e donne, ma anche della necessità di tutelare maggiormente le donne. Il caso di Gabriela e Renata è stato in questo senso eclatante; le due donne avevano già denunciato il marito violento della 47enne, ma tutte stavano andando verso l’archiviazione. Quella che amici e conoscenti hanno definito come una tragedia annunciata si è verificata lo scorso 13 giugno, quando Salvatore Montefusco freddò prima la figlia adottiva e poi la moglie con numerosi colpi esplosi da un fucile a canna mozza. Subito dopo il delitto l’uomo si era recato in un bar nelle vicinanze da dove ha chiamato le forze dell’ordine confessando il delitto.