Un anno fa una grave ferita del sisma del 2012 veniva rimarginata. Era il 21 settembre 2019 quando il Duomo di Mirandola, a distanza di 7 anni dal grave terremoto, riapriva le sue porte alla cittadinanza. Per celebrare il primo anniversario della riapertura al culto, la parrocchia di Santa Maria Maggiore con la collaborazione della Diocesi di Carpi e il contributo della Fondazione Mirandola e di altri benefattori, ha organizzato un ricco programma religioso e culturale per celebrare la rinascita della seconda chiesa per importanza nel territorio diocesano, dopo la Cattedrale di Carpi. Il tempio di Santa Maria Maggiore è un luogo sacro storico, di grande significato, non solo per i fedeli, ma per tutti i cittadini per i quali la chiesa ha sempre rappresentato un punto di riferimento in centro storico. Costruito nella seconda metà del Quattrocento per volontà dei duchi della Mirandola, il luogo di culto si è stagliato solenne nel cuore del paese per secoli. Ed ora, con i suoi 170 posti disponibili nel rispetto delle normative anticovid, torna di nuovo protagonista. Le iniziative religiose partiranno quest’oggi fino a mercoledì 30 settembre. Domenica 20 settembre è in programma la santa messa di ringraziamento presieduta dal vicario generale della Diocesi, monsignor Ermenegildo Manicardi. mentre nell’ultima serata la presentazione del libro sull’inaugurazione del Duomo il 21 settembre 2019 e del calendario 2021 con immagini della chiesa.
DUOMO DI MIRANDOLA, UN ANNO CON IL TEMPIO RITROVATO
Il Duomo di Mirandola celebra il primo anniversario della riapertura al culto dopo il restauro reso necessario a seguito del sisma del 2012. A partire da quest’oggi fino a mercoledì 30 settembre, la parrocchia festeggia con una serie di eventi.