DROGA IN CARCERE, 116 INDAGATI: PERQUISIZIONI ANCHE A MODENA

Anche il carcere di Modena è finito del mirino di una vasta operazione dei Carabinieri del comando provinciale di Torino insieme al Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria. Il tutto ha preso il via nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Torino a carico di 116 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno degli istituti carcerari. Il blitz di militari e poliziotti è scattato dalle prime ore del mattino di oggi con perquisizioni a tappetto in cella ma anche nelle abitazioni private degli indagati: 64 in totale i decreti di perquisizione avviati. Dopo mesi di indagine la vasta operazione antidroga ha interessato le province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona, Imperia e anche Modena, con accertamenti anche al Sant’Anna. I 116 soggetti indagati dalla procura di Torino devono rispondere di spaccio continuato di sostanze stupefacenti all’interno del carcere e per aver fatto entrare telefonini all’interno di alcuni penitenziari. Dall’inchiesta è emerso che i telefonini entravano nel carcere spesso con la collaborazione dei parenti dei detenuti o portati dagli stessi reclusi quando rientravano da permessi di uscita. I cellulari venivano utilizzati per mantenere i contatti non solo con i familiari, ma con persone che dall’esterno organizzavano come far entrare la droga nel carcere, dove c’era un vero e proprio traffico di stupefacenti, che veniva pagato con carte prepagate. Nel corso delle indagini preliminari ci sono stati sequestri e arresti in flagranza di reato, con il ritrovamento di telefonini e droga nei penitenziari monitorati. Le indagini non hanno evidenziato specifiche responsabilità penali in capo a personale dell’amministrazione penitenziaria in servizio nelle carceri. La vasta operazione ha visto impegnate più di 200 unità fra Carabinieri e personale nel nucleo investigativo