Nel video le interviste a Gianfrancesco, Miriana e Sandra

Non appena le piogge hanno lasciato l’Appennino, le acque dei corsi d’acqua di pianura hanno iniziato ad ingrossarsi con livelli mai raggiunti, neppure nell’alluvione di maggio 2023. Per la prima volta, infatti, a causa della importante tracimazione dell’Idice, l’acqua è arrivata fino al centro di Budrio tanto da allagare strade, cantine, la caserma dei Carabinieri, il palazzetto dello sport dove erano stati sistemati gli sfollati di Selva Malvezzi, nuovamente evacuati. Momenti drammatici, iniziati alle prime ore del mattino di ieri, domenica, con metà del paese finito sott’acqua. L’acqua è arrivata in punti mai colpiti in precedenza. Con il sorgere del sole, la luce ha reso chiaro lo sfacelo. Strade come fiumi, due metri e mezzo d’acqua accumulata, macchine andate distrutte, anche quella della Protezione Civile che, per la forte corrente, ha sbandato, abbattendo un palo della luce. Tutto quello che c’era dentro ai piani interrati delle case non esiste più. Lo sconforto è tanto, ma ancora una volta i budriesi non smettono di rimboccarsi le maniche.