Nel video l’intervista a Prof. Loris Vezzali, Prof. Ordinario di Psicologia Sociale UniMore

Entrambi colpiti alla testa, entrambi non in grado di fornire alcuna testimonianza o informazione riguardo a quanto accaduto a Soliera martedì. Le condizioni dell’85enne e della 66enne, padre e figlia, sono stabili ma ancora gravissime all’ospedale civile di Baggiovara dove sono stati ricoverati dopo la terribile aggressione da parte di Paolo Soncin, il marito di lei; l’uomo che dopo aver tentato di ucciderli si è tolto la vita, impiccandosi nella tensostruttura adibita a rimessa sul retro della casa. Ciò che ad oggi si sa in merito alla tragedia non va al di là di quanto trovato al secondo piano della palazzina di via Marconi ed è per questo che si attendono le parole dei due feriti per fare chiarezza su quanto accaduto. La tavola pare che fosse già apparecchiata, pronta per il pranzo. Nella casa segni di colluttazione, disordine. Soncin, 68 anni al culmine della lite ha afferrato vari oggetti per colpire alla testa la moglie e il suocero. Era circa mezzogiorno quando la donna ha urlato per chiamare aiuto. Da quanto riferiscono i vicini è stato il primo segno evidente che qualcosa non andasse in quella famiglia. Pochi altri raccontano che c’erano tensioni tra moglie e marito e tra marito e suocero, trasferitosi da poco in quella casa. Il quadro che emerge è quello di una famiglia riservata, con anche pochi amici, come riferisce la vicina del piano di sotto. Nel quartiere Soncin e la moglie non erano molto conosciuti e mai era trasparito qualche elemento che potesse far pensare all’arrivo di una tale tragedia. Un prodromo purtroppo non nuovo per drammi come questo, ci ha spiegato il professore di psicologia Loris Vezzali