Le luci di Natale iniziano ad accendersi e le festività sono sempre più vicine ed è per evitare gli errori commessi nell’estate scorsa che il Governo sta lavorando al prossimo decreto che verrà illustrato in aula mercoledì, per poi entrare in vigore il 4 dicembre. Al momento si tratta solo di ipotesi ma sembrerebbe confermato il coprifuoco alle 22 anche per il giorno della Vigilia di Natale e per l’ultimo dell’anno; inoltre allo studio anche il blocco totale negli spostamenti fra regioni, anche fra le zone gialle, dalla settimana precedente il 25 dicembre fino al 6 gennaio. Prevista forse qualche deroga, come il ritorno alla residenza e la possibilità di trascorre le feste con i propri familiari in altre città, ma solamente se si tratta di parenti malati o genitori anziani soli. Possibile un’eccezione anche per gli studenti fuori sede. Tra le ipotesi sul tavolo del governo, che potrebbero trasformarsi in regole effettive, anche l’anticipo delle messe di Natale da concordare con la Conferenza episcopale o la possibile apertura dei negozi fino alle 21, compresi centri commerciali e grandi magazzini, per agevolare lo shopping natalizio. Mentre per i bar e i ristoranti si ipotizza una chiusura alle 18 e niente aperture per le giornate di Natale e Santo Stefano. Per quanto riguarda il tema scuola sembra che il Governo stia valutando l’idea di far rientrare in aula il 7 gennaio tutti gli studenti delle scuole superiori. Intanto per quest’oggi è previsto un vertice straordinario dei presidenti di Regione, per cercare una linea comune in vista del confronto col Governo sul prossimo provvedimento anti-Covid da adottare per il mese di dicembre e le feste natalizie.
DPCM NATALE: IL CENONE A RISCHIO, NO AGLI SPOSTAMENTI TRA REGIONI
Il Governo sta lavorando al prossimo decreto da adottare in vista delle festività natalizie. Dal 4 dicembre potrebbero cambiare le misure restrittive. Sul tavolo il divieto di spostamenti tra regioni, la chiusura dei negozi alle 21 e il coprifuoco confermato anche il giorno della Vigilia