Una proroga della scadenza del green pass oltre i 6 mesi per chi ha ricevuto la terza dose del vaccino. E’ l’ipotesi sul tavolo del Governo dopo il grido d’allarme per le ripercussioni sul turismo da parte delle Regioni. A sbloccare in parte la situazione potrebbe essere una raccomandazione che domani approderà sul tavolo del Consiglio affari regionali dell’Ue, secondo la cui bozza alle persone con vaccinazione completa, guarite dalla malattia o con un test negativo, non potranno essere imposti nuovi tamponi o quarantene, indipendentemente dalla situazione epidemiologica del loro paese di origine. Calcolando che la somministrazione del booster è partita a metà settembre, a metà marzo ci saranno i primi italiani col pass scaduto dopo i 6 mesi, nonostante abbiano fatto tre dosi, senza alcuna indicazione riguardo ad un’eventuale quarta dose. Intanto secondo Hans Kluge, responsabile dell’Oms per l’Europa, la variante Omicron avrebbe aperto una nuova fase che dovrebbe “plausibilmente” portare all’estinzione del Covid. L’Oms prevede un nuovo picco di casi entro marzo, con il 60% dei cittadini europei contagiati, prima della graduale fine dell’incubo. Una luce in fondo al tunnel, dunque, mentre il virus continua a correre con picchi di contagi in tutto il mondo. Nel frattempo è pronta la svolta con nuove regole Covid per i viaggi all’interno della Ue. Bruxelles sta per modificare le restrizioni: niente più colori delle regioni europee come discriminante, le restrizioni saranno legate alla situazione del viaggiatore indipendentemente dall’area di arrivo. E quindi vaccinazione, guarigione o test (sempre 72 ore per i molecolari, 24 per gli antigenici). In poche parole sarà il Green pass, la cui validità resta a 9 mesi, a giocare un ruolo centrale. Da capire se verrà richiesta anche la dose booster e se a una determinata distanza dalla seconda dose sarà necessario esibire comunque un tampone negativo (o addirittura essere sottoposti alla quarantena).2-3