Dopo la segnalazione di cibi immangiabili serviti agli anziani della Cra Ramazzini, nella struttura di via Luosi sono stati effettuati in questi giorni controlli da parte dei Nas, del Servizio Igiene Pubblica, Ausl e della stessa Cir. Da questi non sono emerse criticità di alcun tipo nella casa residenza. Anche perché la struttura non è deputata alla preparazione dei pasti, che vengono invece consegnati da contratto da CIRFOOD. I fatti si evincono da una comunicazione che è stata diramata ai familiari degli ospiti. Gli accertamenti sono scattati dopo la divulgazione via stampa dello stato dei pasti: pere e meloni marciti, pasta malcotta, polenta secca, risotti come colla, hamburger crudi, pesce con le lische. Sono solo alcuni esempi di cibi immangiabili arrivati in struttura e segnalati, stando a quanto si apprende, più volte dalla coordinatrice come inadeguati ai bisogni degli ospiti. Per la cena di Capodanno i 70 anziani del Ramazzini non hanno mangiato nulla a causa dello stato degli alimenti: un blocco informe di trofie al sugo di tonno. Il caso dei cibi destinato agli anziani ha fatto molto discutere: sono fioccate interrogazioni, ancora da trattare in consiglio comunale, e diversi gruppi politici hanno alzato la voce per chiedere più verifiche sulla qualità dei cibi e del servizio mensa. Alcuni familiari hanno dichiarato di essere a conoscenza del fatto che da tempo il cibo arrivato alla Cra era immangiabile, altri hanno ammesso di non saperne molto, soprattutto per la difficoltà nel comunicare con i propri cari, molto anziani o con demenze, e a causa del fatto che dopo il Covid sono cambiate le regole sulle visite. Cirfood, l’Ausl e il Comune avevano dichiarato di non aver ricevuto report critici nei confronti dei pasti da parte dei familiari degli ospiti.