Il Parmigiano Reggiano, l’Aceto Balsamico, la mortadella, senza dimenticare il Lambrusco: sono innumerevoli i cibi tipici che fanno dell’Emilia-Romagna un’eccellenza enogastronomica. Nel solo 2023 il settore dei prodotti DOP e IGP della nostra regione sono valsi 3,87 miliardi di euro. Un dato, tuttavia, in frenata rispetto al 2022: secondo il XXII Rapporto Ismea-Qualivita, che descrive il settore delle filiere enogastronomiche DOP e IGP, il settore food emiliano ha perso il 2,3%, mentre il vino è calato del 3%. Il lato positivo si osserva a lungo raggio: nell’arco di cinque anni l’intero comparto ha visto una salita del 10%, pari a oltre 350 milioni di crescita. Nonostante la frenata dell’ultimo anno, l’Emilia-Romagna si conferma comunque seconda regione in Italia per valore della Dop economy e in questo quadro Modena gioca un ruolo da protagonista, contribuendo per 769 milioni di euro al valore del comparto, dietro solo a Parma. La filiera che apporta il contributo maggiore in termini economici è quella dei formaggi, seguita dalle carni, il vino e gli aceti balsamici. I prodotti più apprezzati sono il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e l’Aceto Balsamico, tra i vini spicca il Rubicone, il Romagna e il Pignoletto
“DOP ECONOMY”, I CIBI EMILIANI VALGONO 3,87 MILIARDI DI EURO
L’Emilia-Romagna si conferma seconda in Italia per il valore dei propri prodotti DOP E IGP, pari a quasi quattro miliardi di euro. Il settore nel 2023 risulta tuttavia in frenata rispetto al 2022