E’ ancora avvolta nel mistero la morte di Clara Gavina, l’86enne ritrovata senza vita domenica pomeriggio nel canale che costeggia via Carlo Alberto Dalla Chiesa, in zona Morane a Modena. Il riconoscimento è avvenuto ieri sera da parte della figlia. A seguito della nomina dei periti della Procura, per la giornata di giovedì sarebbe prevista l’autopsia sulla salma. L’esame autoptico sarà utili ad escludere eventuali segni di violenza o tracce che possano ricondurre ad una morte violenta e di conseguenza al coinvolgimento di altre persone. Secondo i familiari dell’anziana ci sono degli elementi da chiarire per questo hanno deciso di nominare un avvocato e un consulente di parte in vista dell’autopsia, per capire se si è trattato di un incidente o se c’è dell’altro. Allo stato attuale non si può escludere nessuna ipotesi, né quella di una caduta accidentale, forse a causa di un malore, né quella di una possibile spinta da parte di qualcuno che voleva derubarla. Sembra infatti che con sé avesse le chiavi di casa che ancora non sarebbero state trovate. Le indagini ad opera dei Carabinieri sono volte proprio a fare luce sull’esatta dinamica dei fatti. Sul luogo del ritrovamento del corpo è intervenuta anche la scientifica che ha effettuato le necessarie indagini del caso e ha delimitato l’area. La signora, pensionata da poco abitava nei pressi del canale, aveva dei problemi di salute e camminava utilizzando un bastone. Anche quel pomeriggio lo aveva con sé quando si è allontanata per fare la passeggiata. Solo due ore dopo la telefonata del ritrovamento del cadavere.
DONNA NEL CANALE, GIOVEDI’ L’AUTOPSIA, I FAMILIARI: DUBBI SULLA DINAMICA
Sarebbe stata fissata per giovedì l’autopsia di Clara Gavina, l’86enne rinvenuta morta in un canale in zona Morane. Intanto i familiari hanno dei dubbi sulla dinamica