Nel video, le interviste a:
- Giammarco Fabiano, Coordinatore UduMore
- Mila Vaccari, Rete Studenti Medi Modena
Piazza Torre si tinge di lilla, tra palloncini, ombrelli, fiocchetti e striscioni, per protestare contro l’azzeramento previsto nella nuova legge di bilancio del Fondo nazionale per il contrasto dei disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione. “I disturbi del comportamento alimentare non sono una nostra scelta. Ci state tagliando il futuro”: con questo slogan gli studenti modenesi hanno fatto sentire questo pomeriggio la propria voce, accendendo i riflettori su disturbi che, in Italia, colpiscono oltre 4milioni di persone, tra cui tantissimi giovani. Solo a Modena, nel 2023, i casi sono hanno visto un’impennata del 30%. Per curarsi, servono risorse: senza quelle i malati vengono lasciati soli, i centri per le cure rischiano di chiudere, le liste d’attesa si allungano, come sottolineato dalle associazioni UduMore e Rete degli Studenti Medi Modena.
Tagliare i fondi, per chi affronta il calvario dell’anoressia o della bulimia, significa far venire meno una possibilità di cura a chi lotta per la vita. Nemmeno dopo il dietrofront del Governo, con lo stanziamento di 10 milioni per questo 2024. Lo ha detto il inistro alla Salute, Orazio Schillaci. Ma la coperta, per attivisti e famiglie, è ancora troppo corta.