La decisione sull’ampliamento della discarica di Finale Emilia slitta a febbraio. A stabilirlo è stato il Tar che ha concesso due mesi di tempo al Comune e a tutte le parti coinvolte per produrre nuova documentazione relativa all’antisismica e ad alcuni aspetti emersi in seguito al sequestro penale avvenuto nei giorni scorsi a causa di tematiche ambientali e nel quale risultano indagate dieci persone. Nonostante il sequestro penale e gli eventuali risvolti giudiziari per la decina di soggetti iscritti nel libro degli indagati, il Tar potrebbe comunque reputare il progetto d’ampliamento legittimo. Nel caso in cui dia il via libera il Comune potrà impugnare il provvedimento davanti al Consiglio di Stato. Lo slittamento della pronuncia ha creato tra i finalesi delusione e malcontento.