Si apre un altro filone giudiziario sulla lungamente discussa discarica di Finale Emilia. Il pm Marco Niccolini ha chiesto il rinvio a giudizio per la società e il legale rappresentante di Feronia e una dirigente di Arpae. A vario titolo, i reati contestati sono omissione di atti d’ufficio e inquinamento ambientale in concorso. L’udienza preliminare è fissata per il 10 di aprile, quando il gup dovrà stabilire se ci sono i presupposti per andare a dibattimento. Su un altro filone, invece, il TAR ha respinto il ricorso del Comune di Finale Emilia contro due provvedimenti di Arpae relativi alle rilevazioni dei valori di inquinanti nelle acque sotterranee del territorio finalese nei pressi della discarica e all’analisi di rischio predisposta dal gestore in seguito al rilevamento di una potenziale contaminazione. Per l’amministrazione l’agenzia regionale avrebbe alterato i valori di riferimento degli inquinanti per far rientrare entro la soglia il livello di inquinanti, da qui il ricorso, che il Tar ha respinto. In settimana, ha dichiarato il sindaco Claudio Poletti, verrà valutato in modo approfondito la possibilità di avviare un ricorso presso il Consiglio di Stato.