Nel video l’intervista a Stefania Rotondo, Psicologa
Urla, spintoni, schiaffi, pugni, fino allo spray al peperoncino spruzzato in pieno viso. Tutta la rabbia esplosa sabato pomeriggio in un gruppo di giovani dai 13 ai 16 anni è stata ripresa dai telefonini dei coetanei, con video che testimoniano una violenza inarrestabile che il giorno dopo, domenica, ha raggiunto un nuovo picco. Il picco di una ragazzina che, braccata e terrorizzata dai coetanei, si è ritrovata a chiedere aiuto a un negoziante di corso Vittorio Emanuele per sfuggire all’ira del gruppo. Una violenza purtroppo non nuova, dicono gli esperti, frutto di un disagio che si è acuito anche a causa della pandemia. La soluzione al problema non è di certo semplice. Le stesse famiglie, spiega la psicologa Stefania Rotondo, si ritrovano senza strumenti, incapaci di intercettare e affrontare il disagio dei giovani.