Dopo una lunga maratona il Decreto sui Rave Party è legge, approvato nella serata di ieri grazie alla cosiddetta ghigliottina uno strumento di prerogativa del presidente della Camera che consente di interrompere l’esame ordinario del provvedimento e le dichiarazioni di voto per passare subito alla votazione. Confisca degli oggetti utilizzati durante l’occupazione, reclusione da 3 a 6 anni e multe da mille a 10 mila euro. È questo quanto rischia da oggi chi occupa abusivamente un terreno o una proprietà per un rave party. Il testo, nato all’indomani del Rave party di Modena Nord che tra fine ottobre ed inizio novembre tenne a battesimo un Governo insediato da pochi giorni, è identico a quello uscito dal Senato due settimane fa e contiene anche le modifiche alla disciplina dell’ergastolo ostativo, il rinvio dell’attuazione della riforma Cartabia e il reintegro dei medici e dei sanitari no vax. Rispetto al testo originario uscito dal Consiglio dei ministri, la “stretta” è limitata ai raduni musicali o a scopo di intrattenimento. Salve, invece, le altre manifestazioni o i sit-in di cittadini. Il decreto ha anticipato anche di due mesi il termine dell’obbligo vaccinale anti-Covid per i lavoratori dei settori sanitario, sociosanitario e socioassistenziale sospesi dall’esercizio della professione e rinviato il pagamento delle multe per gli over 50 non vaccinati. Abolito, infine, l’obbligo di greenpass per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice nonché ai reparti di degenza delle strutture ospedaliere.
DECRETO RAVE: LA CAMERA HA APPROVATO LA CONVERSIONE IN LEGGE
Reclusione da 3 a 6 anni, confisca degli oggetti utilizzati durante l’occupazione e multe da mille a 10 mila euro per chi occupa uno stabile privato allo scopo di fare un rave party. Da ieri il decreto è stato convertito in legge