Nel video l’intervista a Davide Talassi Presidente Ordine Consulenti del Lavoro di Modena
La platea di lavoratori sottoposti a contratto di lavoro a termine è in Italia di quasi 3 milioni e 600 mila, poco meno di 3 milioni quelli invece con contratti della durata fino a un anno, dopo di che scatta la motivazione che giustifica il ricorso al lavoro a tempo determinato. Tutti questi lavoratori dal 1° maggio potrebbero essere coinvolti dalle modifiche in arrivo con il decreto lavoro che dovrebbe riscrivere proprio la disciplina delle causali: i datori di lavoro potranno ricorrere al lavoro a termine solo a fronte di specifiche esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva.
Ma non solo perché gli interventi toccheranno diversi nodi: dall’aumento in busta paga per i lavoratori che hanno redditi medio bassi, alle nuove misure previste per sostituire il reddito di cittadinanza al superamento dei contratti a termine e agli incentivi alle nuove assunzioni.