Il Governo Draghi fa la prima mossa nella lotta alla pandemia. Il Consiglio dei Ministri riunitosi questa mattina ha approvato il decreto legge Covid con la proroga del divieto di spostamenti tra regioni fino al 27 marzo. Per quanto riguarda gli spostamenti privati all’interno della Regione, il primo decreto Draghi conserva la possibilità di fare visita ad amici e parenti una volta al giorno per un massimo di due persone, che potranno portare unicamente i figli minori di quattordici anni. La novità inserita in questo decreto è che tale regola non varrà più all’interno delle zone rosse. Intanto Regioni e Governo ieri sera hanno discusso delle nuove misure che dovrebbero entrare in vigore dal 25 febbraio, data di scadenza del decreto ora in vigore; i governatori dei territori hanno consegnato un documento con una serie di richieste e proposte, tra le quali i ristori contestuali alle chiusure, la revisione dei parametri che determinano la suddivisione delle fasce colorate, indicazioni chiare dal Comitato tecnico scientifico e un’accelerazione sulla campagna vaccinale. In particolare, le regioni sottolineano la necessità di valutare attentamente le restrizioni che si sono rivelate più o meno efficaci nel corso di questi mesi, per decidere quali attività debbano chiudere e quali restare aperte per scongiurare la circolazione del virus. Bocciata invece l’ipotesi di far scattare un’unica zona arancione in tutta Italia proposta dal presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
DECRETO COVID, STOP AGLI SPOSTAMENTI TRA REGIONI FINO AL 27 MARZO
Stop alla circolazione tra le regioni fino al 27 di marzo. È questo il contenuto approvato questa mattina del primo decreto Draghi. Intanto le Regioni hanno lanciato una serie di proposte su come affrontare la pandemia nei prossimi mesi