Nel video l’intervista a Daniele Dieci: Segretario Cgil Modena
Non soddisfa i sindacati il decreto aiuti bis approvato dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento del valore di 17 miliardi finalizzati ad aiutare la popolazione a far fronte ai rincari energetici e all’inflazione galoppante per Cgil e Uil concede solo elemosine alle famiglie davvero in difficoltà. Osservando il contenuto del documento, si rileva come gli interventi economicamente più importanti riguardino la proroga fino al 20 settembre degli sconti sulle bollette e del taglio delle accise sui carburanti: le somme sono 5 miliardi e mezzo per le imprese e 5 miliardi e 800 milioni per le famiglie. Nel decreto compaiono anche le voci sulla decontribuzione sui salari dell’1% e l’anticipo della rivalutazione sulle pensioni del 2%. Provvedimenti che, secondo i sindacati, nelle intenzioni dovevano rimpinguare gli stipendi e le pensioni per aiutare le persone svantaggiate, ma che, nella pratica, concedono solo briciole.Non usa mezzi termini il segretario della Uil di Modena, definendo queste misure una vera e propria elemosina, offensiva e deludente. Secondo i calcoli, l’incremento mensile di una pensione minima sarebbe di poco superiore a 10 euro lordi, per un totale di 31 in tre mesi; ancora meno, di appena 6 euro lordi, l’importo mensile sugli stipendi più bassi.