La cura Contini è cominciata lì dove l’era Bagatti si era incrinata. Domenica a Budrio col Mezzolara dopo 2 mesi e mezzo la porta del Carpi è tornata a essere inviolata: non accadeva dal 30 ottobre scorso, quando i biancorossi batterono la capolista Giana per 2-0. In quel momento la difesa carpigiana era la seconda miglior del campionato, con appena 7 reti subite nelle prime 11 giornate. Un punto di forza che inspiegabilmente è diventato il centro nevralgico di quella crisi che ha portato a perdere 13 punti negli ultimi 2 mesi del girone di andata rispetto alla capolista. Nelle successive 8 gare, infatti, Calanca e compagni hanno subito addirittura 18 reti, alla media di oltre 2 a gara, conquistando appena 7 punti. Contini ha cambiato modulo al suo Carpi, passando dal 4-3-1-2 al 4-2-3-1, ma non l’assetto della linea difensiva a quattro e con qualche accorgimento e la grande applicazione di tutta la rosa è riuscito a far vivere al portiere Balducci, al sesto clean sheet stagionale, una domenica di sostanziale tranquillità, senza dover compiere interventi oltre l’ordinaria amministrazione. Un punto di partenza importante per una squadra che aveva perso le sue certezze e che ora ha cambiato modo di fare calcio, meno fraseggiato e con qualche lancio in più, a caccia di un riscatto che passerà domenica dalla gara con il fanalino di coda Salsomaggiore.
DEBUTTO OK. CARPI, LA CURA CONTINI PARTE CON LA DIFESA INVIOLATA
Il Carpi è tornato al successo domenica a Budrio col Mezzolara grazie anche alla porta inviolata: non succedeva da due mesi e mezzo alla formazione biancorossa