Le vendite promozionali libere. E’ una delle norme contenute nel disegno di legge sulla concorrenza che il Governo si appresta a varare nel Consiglio dei ministri del pomeriggio. Una grande novità che riguarderà le attività commerciali. In sostanza si tratta dei saldi liberi. Non saranno più le Regioni a disciplinare la durata delle vendite promozionali che diventeranno a discrezione degli esercenti e potranno essere organizzate anche a ridosso dei saldi stessi. Un intervento totalmente inatteso, visto che negli ultimi anni tutti i partiti si sono prodigati nell’esprimere le loro preoccupazioni per città sempre più deserte e per le chiusure di molte attività commerciali. Confesercenti, a poche ore dalla riunione del Consiglio dei ministri che dovrebbe varare la nuova legge annuale sulla concorrenza, va all’attacco del governo definendo la nuova norma “un regalo alle vendite online e alla grande distribuzione”, una liberalizzazione selvaggia delle vendite promozionali che secondo l’associazione di fatto ucciderebbe i saldi così come li conosciamo oggi. Sulla nuova norma ha espresso la sua opinione anche Confcommercio, che ha dichiarato che liberalizzare in questo modo i saldi vuol dire, di fatto, abolirli. Dopo gli outlet e le piattaforme digitali che praticano sconti al di fuori di ogni controllo, ora i saldi totalmente deregolamentati favoriranno solo le grandi catene e il commercio on line.
DDL CONCORRENZA, AL VIA I SALDI LIBERI. CONTRARIE LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
Si va verso la liberalizzazione dei saldi. E’ una delle norme contenute nel ddl concorrenza che il Governo si appresta a varare. Fortemente contrarie le associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti secondo le quali la norma di fatto favorirebbe grandi catene e commercio on line