L’Emilia-Romagna è stata una terra importante per Dante, a tutti gli effetti una seconda patria, il Poeta soggiornò a più riprese e trascorse gli ultimi anni della sua sofferta esistenza da esule. Preziosi manoscritti delle opere di Dante e varie altre testimonianze storiche, documentarie, letterarie e artistiche dantesche proliferarono rapidamente a partire dal tempo e dai luoghi dell’ultimo esilio del Poeta e sopravvivono ancora oggi nelle biblioteche e negli archivi delle città lungo l’antico asse o al margine della Via Emilia, da Piacenza a Rimini, passando per Parma, Modena, Bologna, Imola, Ferrara, Ravenna, Forlì e Cesena. Per valorizzare questo rilevante patrimonio dantesco, il Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Società Dantesca Italiana, in occasione del settimo centenario della morte di Dante, ha ideato un percorso espositivo diffuso, affinché ciascuna sede di conservazione diventi teatro illustrativo del patrimonio e di iniziative scientifiche e didattiche.Il percorso espositivo su “Dante e la Divina Commedia in Emilia-Romagna” si snoda in un filo conduttore che accomuna tutti gli eventi, costituito dallo studio della tradizione, della ricezione e dei contesti danteschi fino all’Umanesimo. Sono 14 le MOSTRE che verranno allestite in quasi tutti i capoluoghi di provincia della regione, in un arco temporale che va dal 25 marzo 2021 e si susseguiranno fino a marzo 2022, accompagnate da un nutrito catalogo e da un inedito video. IL catalogo è composto da saggi introduttivi a firma di competenti studiosi del mondo accademico e di esperti del patrimonio librario antico e con sezioni specifiche dedicate al posseduto dantesco di ogni istituto coinvolto. Il tutto corredato da schede dei manoscritti e delle antiche stampe. Il video inedito, realizzato da WildLab e diffuso in occasione del Dantedì, il 25 marzo 2021 ripercorre lo stretto rapporto tra Dante e l’Emilia-Romagna, dai primi anni del suo esilio fino all’ultimo rifugio ravennate.