Sale ancora la conta dei danni da maltempo sul nostro Appennino, proprio nel giorno dell’incontro del Presidente della Provincia con il Governo Meloni. Un violento temporale ieri ha colpito in particolare Montese, costringendo a chiudere per diverse ore la Strada provinciale 34, completamente invasa dall’acqua. Mentre era a Roma, Braglia, insieme agli altri sindaci e presidenti di provincia e i governatori delle regioni colpite dall’alluvione, ha sollecitato i primi ristori e chiesto certezze su contributi, indennizzi al 100% e velocità nella gestione dell’emergenza e della ricostruzione, commissario compreso. Se le prime due richieste dei sindaci e delle regioni colpite dall’alluvione ieri hanno avuto una riposta affermativa, sul nodo commissario non solo c’è stata incertezza, ma pure tensione. In particolare tra il presidente del consiglio Giorgia Meloni e il ministro Matteo Salvini. La premier ha annunciato l’istituzione di un tavolo settimanale con gli enti locali coordinato dal ministro in quota Fratelli d’Italia Nello Musumeci. Una scelta di cui Salvini pareva non sapere nulla e che di fatto ha allontanato il discorso commissario. La premier resta insomma convinta che per il momento è bene che a gestire l’emergenza sia direttamente il Governo e molto probabilmente non sarà il governatore Bonaccini a ricoprire quel ruolo. Incertezza c’è anche sulla quantità di risorse messe a disposizione dal decreto alluvione. A dirlo lo stesso Presidente dell’Emilia-Romagna, sottolineando che non è chiaro se siano 1,6 miliardi o 2,2. Risorse importanti ma comunque non sufficienti dato che solo per le strade comunali e provinciali i danni sono di oltre un miliardo. Solo per la viabilità provinciale di Modena Fabio Braglia ha illustrato un quadro da oltre 10 milioni di euro di danni causati dalle frane continue. A questi vanno aggiunte le richieste da parte di 24 comuni per circa 7 milioni di euro e le più recenti criticità di Montese.