Da oggi l’Emilia Romagna è passata in zona arancione e per almeno due settimane dovrà seguire regole più rigide nella lotta al contagio. Romane il coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo motivi di emergenza o per esigenze lavorative, di necessità o di salute. Il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza è sempre consentito. Le due due principali novità riguardano spostamenti e regole per bar e ristoranti.
SPOSTAMENTI. Dalle 5 alle 22 non ci si può spostare da un comune all’altro, né da diverse regioni. L’eccezione per questi spostamenti sono esigenze di lavoro, studio, salute o necessità. Ma serve comunque sempre l’autodichiarazione. Riguardo i comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, ci si può spostare per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini. Sono in ogni caso esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. All’interno del proprio Comune, ci si può spostare verso una sola abitazione privata abitata. È possibile farlo una volta al giorno, tra le 5 e le 22. Oltre alle persone già conviventi, è possibile ospitare al massimo altre due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
BAR E RISTORANTI. Tutti i ristoranti ma anche bar, pasticcerie e gelaterie, restano chiusi. Possono aprire esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, per cui non ci sono limiti di orario. La vendita da asporto per bar e simili è consentita solo fino alle 18.
ALTRE PRESCIRIZIONI. I negozi possono restare aperti durante la settimana, ma quelli nei centri commerciali devono chiudere nel fine settimana. Ma resteranno aperte farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole, oltre ai punti vendita di generi alimentari e di prodotti agricoli e florovivaistici. Aperti anche parrucchieri e lavanderie. Chiusi musei, mostre, cinema e teatri. Biblioteche aperte solo per servizi offerti su prenotazione e per gli archivi. Restano ancora chiuse palestre e piscine. L’attività sportiva all’aperto è consentita dalle 5 alle 22, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. Consentita anche l’attività sportiva all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati. È consentito spostarsi in Comuni limitrofi per recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, in caso di assenza di tali strutture nel Comune di residenza. Sospeso lo svolgimento di sport di contatto e chiusi gli impianti sciistici. È consentito l’accesso ai parchi pubblici, anche dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura. Accesso consentito anche ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici.