Nel video l’intervista a Luca Borsari, Presidente Coldiretti Modena
Una crisi idrica come quella che sta colpendo le nostre campagne non la si vedeva da almeno 70 anni. Così commenta la Coldiretti di fronte a un’evidenza che spaventa: i fiumi sono in secca, i livelli del Po sono di molto sotto la media del periodo e tutto questo incide sul lavoro nei campi. I primi effetti si vedono già ora, in occasione del via alla trebbiatura: la produzione del grano nella nostra regione è in calo del 10%. Al Sud arriva anche al 30%. La minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Ma non solo. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, l’Italia è diventata deficitaria di molte materie prime e con questa siccità da sola riesce a produrre appena il 36% del grano tenero che serve per pane e dolci e il 62% del grano duro per la pasta. A cascata, l’impatto si fa sentire anche sui consumatori: i prezzi, dal grano al pane sono aumentati da 6 a 12 volte, con l’effetto che oggi un chilo di pane costa 5,4 euro, mentre prima si trovava a 2,7.