Sempre più difficile la situazione della Maserati. La Casa del Tridente, che fa parte della galassia Stellantis, ha cancellato la produzione della supercar elettrica MC20 Folgore, che doveva partire nel 2025, proprio nello stabilimento di Modena.
Di fatto, per ora, congelati investimenti per un valore di circa un miliardo e mezzo di euro. Il motivo dello stop al progetto: una valutazione secondo la quale non si sono prospettive commerciali – vale a dire: pochi ordini – per questo tipo di vettura da parte del mercato internazionale delle auto, nemmeno nel segmento supercar di lusso. I proprietari di questi bolidi, infatti, secondo la valutazione di mercato, “non sono pronti a passare ai veicoli elettrici a batteria in un futuro prevedibile”.
Nel suo annuale report 2024 pubblicato pochi giorni fa, la stessa Stellantis parlava per Maserati di “perdite rilevanti per 1.063 milioni di euro, causate” anche “dalla cancellazione di alcuni progetti prima del lancio”. Il dubbio, espresso anche dai sindacati, è: quale direzione far prendere alla Maserati? Più del 30% delle vendite del Tridente avvengono negli Usa, dove ora c’è il rischio-dazi e dove l’elettrico, con l’amministrazione-Trump, rischia di faticare ancora di più. Nel frattempo, in Italia, la linea Maserati nello stabilimento di Mirafiori a Torino lavora con il contagocce, mentre l’impianto di Modena è fermo dal 22 novembre scorso (con i dipendenti a casa e stipendio decurtato) e nel 2025 non ha ancora riavviato l’attività produttiva, “senza neppure un piano industriale preciso”, denunciano i sindacati.