Dopo due ore di incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy esce confermato e rafforzato il percorso iniziato in regione il 26 giugno per la Mozarc-Bellco. Il tavolo indetto per preservare la produzione e salvaguardare 350 posti di lavoro ha visto la partecipazione delle rappresentanze sindacali territoriali e nazionali di Cgil e Cisl, l’assessore regionale Vincenzo Colla, la sindaca di Mirandola Letizia Budri e il sottosegretario Fausta Bergamotto. All’incontro era presente lo stesso Ministro Adolfo Urso, che ha parlato di un tavolo importante e significativo, dato che al centro c’è l’unica azienda italiana che produce specifici dispositivi per la dialisi. “Alla notizia della chiusura – ha dichiarato il ministro – abbiamo convocato il tavolo per affrontare la questione e trovare una soluzione produttiva e industriale per uno dei siti più significativi e all’avanguardia d’Europa”. Per tutta la durata dell’incontro una delegazione di lavoratrici e lavoratori ha indetto un presidio fuori dalla sede del ministero, per sottolineare come salvare la Mozarc-Bellco significhi combattere per tutto il distretto biomedicale. L’incontro ha avuto lo scopo di avviare operativamente il percorso di reindustrializzazione, per la quale sarà importante la mappatura dell’advisor, lo stesso che ha lavorato per risolvere la vertenza Marelli. Posto che le multinazionali hanno intenzione di sfilarsi dall’azienda, l’ipotesi sulla quale sta lavorando l’advisor è di ricercare sul mercato l’ingresso di un nuovo acquirente del settore biomedicale. Il prossimo meeting, sempre nella sede del ministero, è stato fissato per il 17 settembre.
CRISI EX BELLCO, URSO: “BIOMEDICALE ALL’AVANGUARDIA. NON CI RINUNCEREMO”
Nuovo passo avanti nella risoluzione della crisi Mozarc-Bellco di Mirandola. Ieri al tavolo ministeriale è stato confermato e rafforzato il percorso di reindustrializzazione dell’azienda per mantenere tutti i posti di lavoro. Prossimo incontro a settembre