Il prezzo del gas è tornato sopra i 200 euro al megawatt ora dopo il discorso di Vladimir Putin che ha chiamato la Russia alla mobilitazione parziale per far fronte alla guerra in Ucraina. Proprio mentre tra i Paesi Ue si va formando un consenso sulla necessità di adottare misure come un tetto al prezzo del gas e riformare il mercato elettrico, le parole del Presidente russo hanno portato ad un rincaro del 6% al Ttf, l’hub di riferimento di Amsterdam, paragonabile a quelli avvenuti nelle altre fasi critiche del conflitto. Il timore dei mercati è quello di una fase di escalation della guerra, che possa travolgere il mercato energetico e mandare in caos gli approvvigionamenti di gas all’Unione Europea. Rinviando l’annunciato discorso dalla tarda serata di ieri a questa mattina, poco prima dell’apertura dei mercati, quindi, il Cremlino ha colpito nel segno alimentando anche quella “guerra psicologica” che in un contesto di ridotte forniture e sanzioni costanti ha consentito a Mosca di aumentare gli incassi dall’Europa per le forniture di oro blu.
CRISI ENERGETICA: LE PAROLE DI PUTIN FANNO LIEVITARE IL PREZZO DEL GAS
Torna a crescere il prezzo del gas che, al Tft di Amsterdam, ha superato i 200 euro al megawatt ora dopo il discorso del Presidente Putin che ha richiamato la Russia ad una mobilitazione parziale nella guerra in Ucraina.