Tra siccità prolungata, esondazioni fluviali e allagamenti nel 2024 l’Emilia-Romagna è stata la regione più martoriata dalla crisi climatica. Ad evidenziarlo sono i dati dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente. In tutta l’Italia gli eventi estremi sono stati 351, sei volte di più rispetto a dieci anni fa, e di questi ben 52 sono quelli che hanno messo a dura prova la nostra regione, facendo dell’Emilia-Romagna la regione più colpita. Tra le province svetta al primo posto Bologna con 17 eventi meteo estremi, seguita da Ravenna. Fenomeni estremi che continuano a causare danni importanti, per questo motivo Legambiente con il suo report ribadisce la necessità di introdurre azioni concrete per evitare il collasso dei territori colpiti. Ma a preoccupare è anche il peggioramento della qualità dell’aria che a Modena si fa sempre più stringente. La nostra città è infatti maglia nera per inquinamento. Nel 2024 nella centralina di Via Giardini il valore limite di polveri sottili pm10 è stato superato per 51 giorni. A fronte di un tetto massimo previsto dall’Unione Europea di 35 giorni l’anno, per avere una qualità dell’aria accettabile. Negli anni si è registrato un calo del biossido di azoto ma restano ancora problematici, i valori delle polveri sottili.