E’ crisi nel settore dei negozi d’abbigliamento nel modenese, con 187 negozi chiusi negli ultimi 5 anni di cui una quarantina solo nell’ultimo.  I numeri fanno preoccupare e a lanciare l’allarme è il neo presidente di Federmoda Athos Albrizzi parlando di un momento non semplice. A non avere inflessioni sono la biancheria,  maglieria,  camicie e gli articoli di pelletteria mentre a soffrire di più sono gli articoli d’abbigliamento con 19 chiusure e l’abbigliamento per adulti con 15 serrande abbassate.

In sofferenza non è solo la periferia ma anche il centro. I saldi aiutano, attirano visibilità ma le imprese non possono reggersi solo su questi periodi e la necessità è quella di rendere sempre più attrattivi i centri storici e tutelare i commercianti.

L’e-commerce è tra le prime cause di sofferenza dei negozi di vicinato, trovando sempre più online ciò che prima si notava nelle vetrine reali durante le passeggiate e a fare una grossa concorrenza sono anche i grandi supermercati. Tutto questo in un panorama che vede anche molto diminuito il potere d’acquisto delle persone e delle famiglie che cercando di risparmiare scelgono la bassa qualità della merce. Il rischio, dicono i commercianti, è di dover fare grandi svendite per smaltire l’invenduto e, così, non rientrare dell’investimento che si era fatto, mettendo in crisi la solidità del negozio e per tanti, abbassare le serrande