Nel video l’intervista a Antonio Brambilla, Direttore Generale AUSL Modena
Un modenese su 20 è a casa in isolamento o quarantena. A questo dato si aggiunge un numero di ricoverati ancora in crescita e in lento ma progressivo avvicinamento ai dati dello scorso anno, seppure con caratteristiche di minor gravità. È questa la fotografia della situazione pandemica nella nostra provincia: dati in aumento sì e con gli ospedali sempre sotto pressione, ma dal direttore generale dell’Azienda sanitaria locale Antonio Brambilla filtra cauto ottimismo, perché coloro che escono dall’isolamento o dalla quarantena sono di più di quelli che vi finiscono. Annunciata anche una nuova strategia per il tracciamento. A seguito dell’altissimo numero di richieste di test, circa 6mila al giorno a cui si devono sommare quelli ospedalieri e delle farmacie per un totale di 13 mila test quotidiani, si è deciso di accelerare l’avvio delle linee di produzione dei tamponi antigenici, per permettere una refertazione più rapida. L’incidenza dell’infezione per 100.000 abitanti, intanto, segna 2.346 contagi giornalieri nel periodo dal 12 al 18 gennaio, secondo una tendenza alta ma appunto stabile. Il virus ora circola di più nelle fasce d’età 0-13 anni. Una fascia d’età, per la quale la campagna vaccinale procede spedita.